martedì 17 aprile 2007

SEMINARIO DI SCRITTURA INTENSIVA A MILANO


SEMINARIO DI SCRITTURA INTENSIVA A MILANO
Organizzato dal Centro di Formazione NON ESSERCI SAREBBE UN DELITTO fondato da Carlo Lucarelli, Sabina Marchesi e Mauro Smocovich
Presso la Libreria Mondadori Occasioni d’Inchiostro di Milano Villaggio Barona
8 ore di sessione intensiva, Domenica 5 maggio, dalle 10 alle 18, costo 190,00 Euro
Per info e prenotazioni
http://www.nonessercisarebbeundelitto.com/ oppure info@nonessercisarebbeundelitto.com
Al termine del corso saranno rilasciate dispense, sarà offerta la possibilità di partecipare alla composizione di una raccolta antologica e sarà messo a disposizione dei corsisti un servizio di valutazione opere inedite o un tutoraggio per la correzione degli elaborati.
Un corso di scrittura non può “insegnare” a scrivere, ma può affinare e far emergere le doti di base, il talento e le idee che ogni scrittore esordiente porta dentro di sé.Questo corso si propone di trasformare il narratore che c’è in voi in un vero e proprio scrittore, di far diventare ogni cantastorie un menestrello della letteratura, di affinare le vostre qualità di base e insegnarvi a percorrere le strade del talento. Lo scopo è naturalmente quello di mostrarvi cosa è già stato fatto, e come, quali sono in linea di massima gli errori da evitare, e mettervi in condizione di apprendere, e di applicare, le tecniche più adatte per sfruttare al meglio le vostre doti di base e la vostra naturale predisposizione alla scrittura, incanalando le vostre energie nella maniera più idonea attraverso lo studio dei classici, gli esempi dei grandi maestri della letteratura e, perché no, l’analisi degli errori del presente
.PERCHÈ SCRIVERE, DI COSA SCRIVERE, COME SCRIVERE
REGOLE STILISTICHE E ERRORI DA EVITARE
DALL’IDEA AL ROMANZO, TRAMA, PLOT E PERSONAGGI
L’INCIPIT E IL FINALE, COERENZA STRUTTURALE E ORGANICITÀ
I RAPPORTI TRA I PERSONAGGI, I CONFLITTI E LA LORO RISOLUZIONE
LA SUSPENSE E LA STRATEGIA DELLA TENSIONE
I DIALOGHI COME RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTÀ
DESCRIZIONI, AMBIENTAZIONI E CARATTERIZZAZIONI
LA SCELTA DEL PUNTO DI VISTA
LA REVISIONE FINALE E LA SINDROME DEL FOGLIO BIANCO
PERCHÉ SCRIVERE, DI COSA SCRIVERE, COME SCRIVERE: le pulsioni dello scrittore, emotività, coinvolgimento e imparzialità, i generi letterari e i loro maestri, la metodologia dello scrittore, come inventare una storia, dove trovare le idee e come organizzarle
REGOLE STILISTICHE E ERRORI DA EVITARE: norme basilari di punteggiatura, funzionalità del paragrafo e del capitolo, chiusura e apertura di un argomento, scrivere a scena aperta, stupire e sorprendere il lettore, mantenere l’armonia e la coerenza strutturale, gli errori da evitare, le frasi fatte e la retorica
DALL’IDEA AL ROMANZO, TRAMA, PLOT E PERSONAGGI: come e dove carpire le idee, cosa imparare dalla lettura dei classici e dei contemporanei, come passare dall’idea al romanzo, creare i personaggi, strutturare una trama, mantenere un plot coerente, schematizzare le dinamiche, i flussi e le finalità della narrazione, salvare l’originalità
L’INCIPIT E IL FINALE, COERENZA STRUTTURALE E ORGANICITÀ: i migliori incipit della letteratura, come convincere il lettore ad andare avanti, l’attacco di ogni capitolo è un piccolo incipit, ogni capitolo deve avere un suo ritmo interno e concludersi con coerenza strutturale, i migliori finali della letteratura, il senso del finale, la conclusione di ogni capitolo come se fosse una scena a se stante
I RAPPORTI TRA I PERSONAGGI, I CONFLITTI E LA LORO RISOLUZIONE: personaggi piatti e tridimensionali, veri e artificiali, contrapposti od alleati, antagonisti e protagonisti, tensioni, contrasti e risoluzione dei conflitti, personaggi come pezzi di una scacchiera, l’immedesimazione del lettore con l’eroe o l’antieroe di turno
LA SUSPENSE E LA STRATEGIA DELLA TENSIONE: ogni storia ha un suo ritmo, pone interrogativi, solleva dubbi e propone risoluzioni, dietro ad ogni trama c’è una domanda senza risposta, anche in un romanzo sentimentale o intimistico debbono avere ritmo, tensione e suspense proprio come in un buon libro giallo
I DIALOGHI COME RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTÀ: dialoghi funzionali, dialoghi come narrazione, dialoghi come azione, dialoghi per riassumere, convincere, spiegare e risolvere, dialoghi come pause di riflessione, scrivere per il parlato, dialoghi a tutto tondo, riflessioni intimistiche e monologhi, lettere, diari e reminescenze
DESCRIZIONI, AMBIENTAZIONI E CARATTERIZZAZIONI: descrizioni ambientali, descrizioni dei personaggi, descrizioni degli stati d’animo, caratterizzazioni e paesaggi “parlanti”, mostrare la scena come se la penna fosse una cinepresa
LA SCELTA DEL PUNTO DI VISTA: vantaggi e svantaggi dei vari punti di vista, come scegliere quello più confacente al proprio stile, come scegliere il migliore per la storia che abbiamo in mente, il narratore onnisciente, la visione dall’esterno, la narrazione alternata, la narrazione in prima persona e il colpo di scena della narrazione mista
LA REVISIONE FINALE E LA SINDROME DEL FOGLIO BIANCO: i due scalini su cui si arenano tutti gli esordienti, come effettuare una buona revisione e i consigli per individuare lacune, dimenticanze ed errori, e come superare la tanto temuta sindrome del foglio bianco, i blocchi dello scrittore, gli inceppamenti della trama e le impasse strutturali

domenica 1 aprile 2007

Alchimie d'Amore e di Morte (di Giovanni Buzi)


Casa Editrice: Tabula Fati

Anno Edizione: 2006

Codice ISBN: 9788874751181

Pagine: 64Prezzo: 5€

Genere: Raccolta


Trama:Una giovane monaca che di giorno ricama viole sente irrigidirsi i capezzoli sotto la tonaca nelle notti di luna piena... Una bambina con un dolore muto sogna un mondo trasparente, tutto di vetro... Un giovane uomo sul punto di sposarsi sente una misteriosa, gelida voce e la insegue fin nei sotterranei d’una chiesa... Una donna bella ed elegante, con la passione per gli zaffiri, abbandona tutto per gettarsi nel perfetto blu... Icaro in volo, irriso da un mostro incombente, non sa rassegnarsi alla sua lacerante caduta... Giudizio:È possibile concentrare l’essenza di un capolavoro letterario in un libricino di poco più di sessanta pagine? È possibile scrivere sei piccole novelle e farle risuonare di note musicali, ora lievi e argentine come lo zampillo di una fontanella in una piazza silenziosa, ora cupe come il suono grave degli oceani o le tetre eco che si rincorrono in oscuri sotterranei? È possibile dar vita a delle storie usando parole che si trasformano in pennellate di vividi colori, l’inchiostro attinto dalla tavolozza del pittore?E ancora, è possibile leggere delle storie, concatenate e incastrate una nell’altra come le sfaccettature di una pietra preziosa, ed esserne magicamente catturati, letteralmente rapiti al proprio interno, con la possibilità di uscirne solo desiderandolo?La risposta a tutte queste domande è si, se si tratta di un alchimista della scrittura come Giovanni Buzi. E mai il titolo di un libro fu più azzeccato!Buzi si è finalmente liberato dell’inutile e pesante fardello di una scrittura pesante e oscena, per lasciare campo libero al suo linguaggio artistico più vero e naturale: un linguaggio fatto di parole raffinatissime, anzi sopraffine, e senz’altro non fine, ma mezzo per veicolare altri aspetti di un’arte a tutto tondo.Se questo piccolo libro potesse, per ulteriore trasmutazione alchemica, liberarsi delle parole, ecco che lo vedremmo trasformarsi in galleria d’arte, esposizione di gioielli unici, regno dei suoni, crocevia interdimensionale, droga dei sensi...Le storie qui presenti, per quanto bellissime, sono allegorie di esperienze: la suora-vampiro che rivaluta l’orrore della propria esistenza tra l’umano e il mostruoso, e riscopre in quest’ultimo la libertà e il senso del volo (Suor Maria degli Angeli); la bambina tormentata che vive e attua il bisogno di purezza e trasparenza annullandosi letteralmente in esso (Vetro); la ricca signora che piano piano si libera del fardello della carne e degli umani affanni, entrando a far parte per sempre dell’infinitamente piccolo/grande universo di un preziosissimo zaffiro (Blu zaffiro); un uomo alla ricerca del continuo appagamento dei sensi lo trova per sempre nella fusione con una enigmatica creatura ameboide (Sotterranei); un altro scoprirà, con gran dolore ma anche gran senso di liberazione, di far parte di un’altra specie (Ghiaccio). Infine, Io, Icaro, la più breve delle novelle qui rappresentate, la più potente da un punto di vista espressivo e la più emozionante, forse la chiave di lettura di tutte le altre, compendio dei grandi temi presenti in questo libro, l’Ibrido e il Nulla. Senz’altro il degno, catartico finale di un’esperienza esistenziale durissima, sconvolgente, con la rivelazione di un Grande Inganno. Per dirla con l’Autore: “Credevo di trovare aria aperta e respiro, luce e calore, leggerezza e libertà; l’unica cosa che ho ottenuto è stato questo disperato, doloroso, infinito precipitare. Nel nulla.”Un libro maestoso!
Fonte: www.latelanera.com

Le Notti Gotiche (di Eraldo Baldini e Massimo Cotto)


Casa Editrice: Aliberti

Anno Edizione: 2006

Codice ISBN: 9788874242023

Pagine: 218

Prezzo: 14€

Genere: Raccolta


Trama:In una casa di riposo per anziani nei pressi di Ravenna, un commissario di Polizia in pensione e un burbero ex partigiano condividono le lunghe, dolorose e inutili giornate che contraddistinguono la vecchiaia. Fino a quando non accade qualcosa di terribile e il vecchio combattente viene ritrovato in fondo a uno stagno prospiciente la residenza. Tutti pensano a un incidente, tranne l’ex commissario, che sembra ritrovare una seconda giovinezza aiutando nelle indagini un suo giovane pupillo, ora brillante commissario della Questura di Ravenna. Insieme affronteranno antiche leggende e un affascinante mistero archeologico, un cimitero di Goti sepolto tra la vegetazione...(Le notti lunghe, E. Baldini)In una Asti intrisa di misteri, magia e antiche superstizioni, un giovane maresciallo dei Carabinieri si ritrova a indagare su una inspiegabile epidemia di suicidi. Tra inquietanti masche e spaventose leggende di bardot, gli spiriti dei bambini morti che in alcune notti particolari (le Notti Corte) spingerebbero gli uomini alla follia, il militare viene preso in una spirale di autentico orrore che riuscirà a dipanare solo con l’aiuto di un personaggio emarginato da tutti, di cui si dice che abbia il potere di vedere la Morte... (Le Notti Corte, M. Cotto) Giudizio:Estremamente inquietante fin dall’immagine di copertina, in questo romanzo (composto da due racconti lunghi di autori diversi, caratteristica peculiare di questa collana Aliberti, Due thriller per due autori) torna prepotentemente la cupa provincia italiana, con i suoi impenetrabili segreti, i misteri sussurrati all’orecchio, le leggende e tradizioni che nascondono, o forse generano, delitti e mostruosità inenarrabili.Eraldo Baldini è ormai il Maestro indiscusso del gotico di provincia, e col racconto presente in questo libro fuga ogni dubbio residuo in merito: una narrazione magistrale, dove il respiro della natura della Romagna rurale si alterna e si mischia con un respiro più profondo, gutturale, che sembra provenire dai più oscuri anfratti della Storia di una regione solo apparentemente solare. Ma la vera sorpresa di questo volume è costituita dal racconto di Massimo Cotto, uno scrittore finora conosciuto essenzialmente per una vasta produzione di argomento musicale (oltre a due romanzi: Hobo, una vita fuori giri pubblicato nel 2003 da Editori Riuniti e vincitore di un premio speciale Cesare Pavese; L’ultima volta che sono morto, pubblicato nel 2005 da Aliberti), e che qui ci regala una storia veramente magica, oltre che spaventosa e, a tratti, estremamente disturbante. Come ogni piemontese “di razza”, Cotto sembra trovarsi veramente a suo agio nel gestire, con razionalità e fascino letterario, figure tradizionali dalla valenza difficile (benigne o maligne?) come solo le inquietanti masche sanno essere.Nel complesso, un libro bellissimo e avvincente che nessun appassionato di folklore e misteri italiani dovrebbe farsi sfuggire!